(terza ed ultima parte)
Le immagini fanno parte di un reportage realizzato da Stefano Marcovaldi a Roma, in piazza del Popolo, dall’etnia Igbo per chiedere l’indipendenza del Biafra dalla Nigeria (30 maggio 2018)
Idee per un Reportage
Le idee per un buon reportage sono infinite, ed anche se ormai quasi tutti i settori della società sono stati esplorati, si possono sempre riprendere per approfondirli ulteriormente.

Alcuni spunti ed esempi per iniziare un nuovo reportage potrebbero essere:
Reportage ambientale: raccontare una storia relativa ai luoghi dove si vive e che coinvolga l’ecosistema, come un bel lago è diventato una discarica liquida a cielo aperto, o peggio ancora come la fauna di una zona stia scomparendo sotto il peso della moderna urbanizzazione;
Reportage di guerra: mostra la vita dei militari, la loro relazione con la popolazione civile, il modo di approcciarsi con i luoghi e con i contesti, la sofferenza e la voglia di evadere della popolazione locale;
Reportage di viaggio e folklore: partire da un luogo per giungere ad un altro raccontando tutto quello che un osservatore potrebbe o dovrebbe vedere, il folklore, la gastronomia, il trasporto, i luoghi, l’ambiente, la società e i costumi;
Reportage sociale: dall’immigrazione clandestina, alla malasanità, dalle rivolte popolari nei quartieri disagiati, alla belle epoque moderna dei quartieri residenziali, alle varie manifestazioni e cortei di protesta;
Reportage medico scientifico: racconta la vita tecnica di un farmaco, l’evoluzione di una malattia, le cause e gli effetti di una cura, le conseguenze del cambiamento climatico.

Insomma migliaia d’idee possono offrire lo spunto per realizzare reportage, perfino il proprio quartiere potrebbe costituire un’idea valida, ma solo, come già detto, se le immagini parlano di qualcosa che altri non hanno ancora detto o diversamente offrano uno spaccato di vita e di circostanze che nessuno ha mai guardato in quel nuovo modo.

Più reportage si realizzano, più la capacità tecnica e creativa di raccontare aumenterà.
Stefano Marcovaldi
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