La foto più votata per il contest …..e avrà i tuoi occhi è stata l’immagine di Lucilla Silvani

Di seguito le altre immagini partecipanti:







La foto più votata per il contest …..e avrà i tuoi occhi è stata l’immagine di Lucilla Silvani
Di seguito le altre immagini partecipanti:
La foto preferita per il contest “L’attesa” è stata quella di Lucio Baldelli in copertina
Di seguito le altre immagini
Testo di Paola Bordoni
Strano e alienante che per leggere un’ immagine l’unico processo possibile sia l’uso delle parole, quando
la sua comprensione coinvolge la sfera cognitiva, culturale ed emotiva del fruitore; eppure devo fare la
mia parte di commentatore, cercando di andare oltre il visibile immediato: Lady torna qui….gli occhi di
un cane …una strada nebbiosa….un padrone lontano e in un atteggiamento che lo fa percepire forse
minaccioso. Certamente mi affiderò alla ‘road map’ degli strumenti di lettura conosciuti e
riconosciuti che possono riuscire a individuare anche scelte impercettibili della fotografa, respingendo la
tentazione di rendere tutto comprensibile, ma anzi in piena consapevolezza di quanto soggettivo possa
essere il mio ‘leggere’, poiché ciascuno di noi possiede un proprio immaginario, una propria memoria e
un proprio vissuto. Lo scatto è connotato da una precisa e accurata suddivisione geometrica dello spazio
quasi perimetrato e chiuso, che sembra contrapporre la volontà dell’animale di non tornare indietro a
quella dell’uomo. opponendo al richiamo dell’uomo il desiderio di evasione e libertà. La cromia
desaturata dello sfondo, giocata nei toni della bruma, quasi lambisce il bianco/nero, inviando un
messaggio che decodifico come carico di tensione. Per le gerarchie della profondità di campo, il punto di
attrazione dell’immagine è negli occhi del giovane cane e nella striscia bianca della rasa pelliccia che si
prolunga in quella dell’asfalto, mettendo in stretta connessione animale e uomo. Forse è nella continuità
di questa riga che nella mia accoglienza dell’immagine si sviluppa una sovrapposizione tra contenuti
visibili e contesto personale di ricezione, tra esperienza sensoriale diretta e quella intellettiva, dovuta al
mio immaginario, alle mie conoscenze e alle mie certezze. L’inquietudine che la fotografia trasmette, pur
nella consapevolezza che il cane Lady è tra i pochi fortunati ad essere amato – il pelo lucido e curato, il
probabile appoggio delle zampe su una persona della quale si fida -, è dovuta alla convinzione che
l’equilibrio di corrispondenza tra essere umano e natura si sia irrimediabilmente spezzato e gli occhi
umidi di Lady, primo anello di mediazione tra l’uomo e la natura, con muta urgenza, rivelino che il
‘qui’, come luogo che abbiamo dato per scontato, nel quale ci riconosciamo e sentiamo di appartenere,
ormai è per sempre irrimediabilmente cambiato.
testo di Paola Bordoni
Pubblicato su Fotoit Aprile 2022
Uno dei più apprezzati visual designer del momento, Riccardo Falcinelli racconta, attraverso un ricco percorso per nulla forzato di
immagini, grafici ed esempi, l’inestricabile legame che ha unito ed unisce, oggi più che mai, il colore alla società, al nostro stesso
modo di pensare ed ai nostri comportamenti. Il libro narra come tutte le società abbiano organizzato e prodotto sistemi simbolici e
psicologici intorno al colore e come si sia formato lo sguardo moderno con poliedrici riferimenti all’arte, al cinema, all’editoria,
alla pubblicità, ai fumetti ed agli oggetti quotidiani in una visione a tutto tondo della società. Il volume, diviso in capitoli per tinte,
è di notevole mole ma è affascinante.
RICCARDO FALCINELLI
CROMORAMA
EINAUDI, 2017 – € 24,00
Pubblicato su Singolarmente Fotografia di Fotoit: immagine di Mirko Zanetti
Commento di Paola Bordoni
Due sole figure, un adolescente e una donna, poste ai margini dell’immagine, speculari nella identica postura, braccia chiuse
attorno al corpo, in un rifiuto o nella pazienza di un’attesa che sembra infinita: tra loro uno spazio vuoto, dove una borsa è tenuta
sotto controllo dalle gambe di lei che la indicano come oggetto prezioso. Immagine racchiusa da un raffinato equilibrio tecnico,
segnato dal teso sguardo del ragazzo verso la donna, mentre questa con espressione angosciata guarda altrove, verso un futuro che
la preoccupa. Less is more, riduzione semplice e minimale a pochissimi elementi, a ciò che è essenziale, sospendendo le figure
fisiche in un’atmosfera rarefatta .
Quale miglior uso dell’immagine se non quello di scardinare il nostro comune senso del vedere, aprendo nuove possibilità di
lettura e codifica, perché nessuna fotografia può essere vista se non si è in grado di guardare.
La foto più votata del contest di dicembre è l’immagine di Maria Luisa Giorgi.
Di seguito le altre partecipanti
Roma, Teatro Basilica – Piazza di Porta San Giovanni, 10
dal 25 ottobre al 25 novembre
orario feriale 11.00/13.00 – 16.00/18.00
Inaugurazione martedì 25 ottobre h 18.00
Lisetta Carmi era quel tipo di persona che guarda assorbendo il senso più profondo di quanto sta vedendo ed in questo modo ha vissuto tutta la propria vita, cercando di individuare da quali luoghi fisici, da lei vissuti come universi metafisici, si potesse arrivare a leggere l’essenza dell’essere umano.
Inizia il suo percorso dal pianoforte, piccolo fiume di tasti bianchi e neri, dai cui suoni si penetra nei meandri creativi dei grandi compositori, nei canti dei popoli oppressi, negli inni dei vincitori, nelle canzoni d’amore. Continua con la fotografia e decide che dalle immagini bianche che virano fino al nero si possa rappresentare l’uomo nella realtà della sua fragile esistenza travolto, molto spesso, da tragici avvenimenti. Totalmente attratta da questa indagine gira il mondo fino a che nel suo incessante pellegrinaggio incontra in India Babaji un maestro spirituale vestito di bianco con penetranti occhi neri. E’ un incontro di due Menti Gemelle che cercano una via verso una verità assoluta e risolutiva della propria vita; coerentemente con questa missione crea un Ashram, centro di preghiera, dove ritrovarsi con i propri fratelli e sorelle, scegliendo di andare fra i trulli di Cisternino, smaglianti costruzioni di millenaria pietra bianca.
Lisetta non pone nessun limite e termine al suo stare nel mondo ed i sentieri già percorsi riappaiono sotto uno sguardo nuovo, o forse nostalgico. Riprende la pellicola l’annerisce con la luce intensa del sole e la graffia ispirata dalle dissonanze tormentate di un brano musicale dedicato dal maestro Luigi Dallapiccola alla propria figlia Annalibera fonde la Musica con la Foto, ancora una volta, sotto il segno del bianco e del nero.
Da un vecchio baule emerge un nuovo universo, quello della scrittura cinese i cui concetti, misteriosi, arrivano a noi occidentali come forme ritmiche, eleganti ed armoniose, ma assolute come solo il bianco ed il nero possono essere. Non sappiamo se la luce bianca, pura ed assoluta che ha sempre cercato l’abbia finalmente accolta, noi la ringraziamo per averla cercata.
Testo di Lucilla Silvani, una vecchia amica.
“Roma Eternal Beauties”- The Reb Concours, manifestazione dedicata alle auto storiche a cui partecipano vetture prodotte dall’inizio del Novecento agli anni ’70. Il concorso si è svolto presso Villa di Fiorano il 14 e 15 giugno 2022, luogo di straordinaria ed intatta bellezza. Tra le 70 vetture si è aggiudicato il titolo di “Bella come Roma” la MASERATI GHIBLI SS Spider del 1972. ” Quest’auto ha rappresentato un sogno per una generazione, un’auto sportiva dalle prestazioni elevate e dal design elegante e di grande impatto” ha detto il Ministro Enrico Giovannini, presidente della Giuria
Immagine in copertina di Antonietta Magda Laini
I soci del Circolo hanno votato come vincitrice del contest “La primavera in b/n” la foto di Elisabetta Manni (in copertina).
Di seguito le immagini degli altri partecipanti:
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