Foto di: Baldelli Lucio, Fazzari Lillo e Nourinaeini Solmaz
Testo di: Solmaz Nourinaeini
Un viaggio e tre viaggiatori è una raccolta di foto di tre persone che hanno visitato più o meno gli stessi luoghi in Iran nell’arco di pochi anni. Quando siamo partiti ognuno di noi ha portato con sé una valigia di pensieri e di aspettative differenti, ma nessuno di noi ha dimenticato la macchina fotografica.
Arrivi lì, l’aria è secca e senti subito che sei in un posto lontano. Sono passati solo 4 o 5 ore ma gli odori, i colori, la luce sono cambiati.
Ti trovi in uno spazio aperto, pochi alberi ma tanto rumore del vento. Ti sembra che la terra e il cielo non si stacchino mai. Le carovane oggi sono sostituite dai tir e i carovan-serraglio da distributori di benzina ma l’entusiasmo del viaggio e di scoprire ancora scorre tra le pieghe del deserto. Lucio ha visto tutto ciò come in un film dove ancora ci sono i cavalli che portano le notizie da una città all’altra e carovane che si spostano finché non tramonta il sole: nelle sue foto il passato rimane un miraggio nel deserto.










Con Lillo arriviamo in città. Vediamo subito due uomini che chiacchierano: ora siamo fra i vicoli che abbracciano il passato. Con le mani tocchiamo le pareti di case fatte con il fango e la paglia. Quando piove si sente l’odore di terra bagnata ed è facile ricordarsi che qui la gente aspetta la pioggia con ansia.
In fondo alla strada con gli archi c’è la moschea. Qui le moschee hanno un colore azzurro per ricordare il cielo e i fiori sulle loro ceramiche ricordano il giardino dell’eden.







Con Solmaz si va a fare un giro nei vicoli di pomeriggio…
Ho voglia di uscire, voglio andare a fare un giro con la bicicletta. Fa caldo ma io esco. Passo nel bazar, ma quanta gente che passeggia. Mi perdo tra i vicoli e guardo i fili elettrici che dividono il cielo e le nuvole. Mi ricorderò tutto di questo paese, la luce, i mattoni, i fili elettrici….le tortore no! Si spostano troppo.









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