di Paola Bordoni
Eppure ci siamo ormai abituati. Gli ultimi sono stati i passi di danza della premier britannica Theresa May, che al ritmo degli Abba è salita sul palco dell’ultimo congresso del Partito conservatore, e subito dopo quelli Jean Claude Juncker presidente della Commissione Europea, regalati al pubblico di una platea a Bruxelles, ed ha ballato anche Bill Gates in uno spot e tanti altri. Se un tenace impulso spinge noi, aristotelici animali politici, a cercare analogie simboliche o antropomorfizzanti negli animali, perché non dovrebbe apparirci ballare questo splendido esemplare di facocero, ritratto nella bellezza di un passo di danza, che dura solo l’attimo perfetto dello scatto? Colpito dalla morbida luce del mattino, ci guarda attento e con spirito ludico, consapevole del fugace contatto, nella ricerca di pubblico non avvezzo al suo ostico mondo. Shall we dance?