di Paola Bordoni
Un’idea semplice e spontanea: tre chiome di alberi, senza radici, che spuntano con il loro scarno fogliame ed emergono trepide, in assenza di vento, su un cielo nuvoloso che fa da sfondo. L’immagine sembra un piccolo e conciso haiku fotografico: è composto da tre alberi come tre sono i versi del componimento poetico, ci obbliga a liberarci da tutto ciò che è inutile e superfluo, ci costringe a de-banalizzare lo sguardo, ci sospinge a meditare sul legame indispensabile tra la dimensione umana e quella vegetale. Come nell’haiku, l’autrice ci pone in una dimensione del tempo di un solo istante sospesa e magica, quasi atomizzata, dalla quale ci facciamo attrarre ed avvolgere. Una più accorta post-produzione digitale avrebbe aumentato la suggestione dell’immagine.
Source: http://www.fotoit.it/2016/