Foto di Copertina: Lucio Baldelli
di Paola Bordoni
Civico n.193 di via Prenestina, a due passi dal Raccordo anulare: una vecchia, immensa e dismessa fabbrica di salumi della Fiorucci . Nel marzo 2009 duecento senza casa e migranti occupano la fabbrica abbandonata e la trasformano nella loro abitazione, così da trasformare i vecchi immensi magazzini in piccole case.


Nel 2011 viene realizzato da Giorgio de Finis e Fabrizio Boni il film documentario etnografico “Space Metropoliz” che entra nei vecchi edifici e ne racconta le storie, i sogni, le ambizioni degli abitanti.
Il film fantarealista annuncia l’inizio delle migrazioni esoplanerarie : il viaggio degli abitanti di Metropoliz alla ricerca di un mondo migliore dove ricominciare la vita. E quale posto migliore della luna?


La Luna nei trattati internazionali è definita come res communis, come patrimonio comune dell’umanità dove sono bandite qualunque forma di appropriazione nazionale o dichiarazioni di sovranità, nonché la proprietà privata.


Nel film gli abitanti costruiscono un razzo per raggiungere la luna. Combatteranno contro le forze oscure con l’ultima battaglia, come recita il titolo dell’opera di Stefania Fabrizi che ha concesso al Circolo PhotoUp di utilizzare l’immagine come locandina.
Il MAAM : Il museo dell’Altro e dell’altrove, un acronimo sarcastico che rieccheggia i Moma, Maxxi, Met del mondo.

Nato nel 2012 con un duplice obiettivo: quello di creare una barricata fatta di opere d’arte a difesa dell’occupazione e dei suoi abitanti e, nello stesso tempo, evitare l’isolamento della città meticcia con il resto della città attraverso la realizzazione di tanti incontri tra i quali le inaugurazioni collettive in occasione degli equinozi e dei solstizi o la Venere degli stracci di Michelangelo Pistoletto.
Il risultato è uno spettacolare Museo abitato dove le opere d’arte si intrecciano e si contaminano nella vita quotidiana degli abitanti., in un continuo di venire poichè le opere e le installazioni vengono nel tempo modificate, cancellate, ritracciate.
Più di 500 artisti di fama internazionale hanno portato il loro contributo ed esposto al Maam. Tra di loro citiamo: Stefania Fabrizi, Sten&Lex, Lucamaleonte, Kobra, Massimo de Giovanni, Malcom Angelucci, Thomas Majella, Pietro Ferrante

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