Ho visitato, presso la Biblioteca comunale Marconi, la mostra fotografica del gruppo romano PHOTOUP, dedicata alla famiglia.
Una mostra interessante, piena di sentimenti e di una notevole dose di nostalgia.
La vita che passa nell’intimità di una casa, avvenimenti gioiosi e tristi, ricordi condivisi e, forse, rimpianti.
La caratteristica che più mi ha colpito di questa mostra è che molti dei fotografi hanno fotografato “fotografie”, sembra un gioco di parole ma è proprio successo questo.
Parto dalla foto con l’albero genealogico che è stata sapientemente costruita con vecchie e nuove foto della famiglia, unite nella loro genealogia, da un filo rosso che mette in evidenza i legami generazionali.

Poetica e piena di atmosfera e ricordi la sequenza di foto dove, come in un libro di Proust, troviamo la cara zia nel fondo della tazza, avvolta dal profumo del te, e il babbo che spunta tra le carte di una partita a briscola, e la mamma ritrovata nella farina mentre si impasta e così via. Un’idea geniale in cui troviamo tutto l’affetto, lo struggimento, la dolcezza di una famiglia unita nei gesti quotidiani e banali della vita.

In un’altra serie, invece, viene rappresentato l’oggi con una famiglia stretta su un divano i cui membri, pur essendo così vicini, non comunicano tra loro, ognuno perso tra computer, libro e televisione, immersi in altri mondi e dimentichi dei propri congiunti.

Tra le foto della mostra troviamo il dolore causato dalla malattia che, però, non divide ma unisce ancora di più.


Poi ancora, matrimoni tardivi, ricorrenze, feste, adozioni, figli lontani ma sereni e felici che sorridono da foto amorevolmente incorniciate, gruppi in vacanza, nonni e nipoti, bimbi già cresciuti, appena nati o in procinto di…

Essendo una mostra italiana, non poteva mancare il rito della pasta fatta in casa. Troviamo foto di donne di generazioni diverse che insegnano e imparano, divertendosi insieme, a preparare le fettuccine per il pranzo della domenica. Assenti, nelle foto, gli uomini, che sicuramente spunteranno quando sarà pronto in tavola.


Per finire due foto che escono un po’ dal coro: una roulotte in un campo con due uomini, forse padre e figlio e un immigrato che mostra la foto della sua famiglia lontana e chiede aiuto affinché possano riunirsi al più presto. Due famiglie quindi “diverse” che aspirano come tutte alla pace, alla serenità e a poter condividere la vita con i loro cari.
Angela Maria Russo
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