Il PRIMO festival “Open air” e “Site specific” d’Italia è alla sua seconda edizione.
Giornate di apertura 26/27/28 luglio 2019
Installazioni fotografiche di grande formato, mostre outdoor, talk e proiezioni in una città che è uno dei più grandi musei d’arte contemporanea “a cielo aperto” del mondo.
È il Gibellina PhotoRoad, il primo e unico festival di fotografia “open air” e site-specific d’Italia, organizzato dall’Associazione culturale On Image e co-organizzato dalla Fondazione Orestiadi, con la direzione artistica di Arianna Catania e il patrocinio del Comune di Gibellina, Main Partner Festival Images Vevey.
Un’eccezionale occasione per ammirare alcuni fra i lavori fotografici più interessanti degli ultimi anni, presentati nello spazio urbano con visionari e innovativi allestimenti “all’aperto”, alla ricerca di nuove interazioni con il pubblico.Forte del successo della prima edizione, Gibellina PhotoRoad torna quest’anno con un nuovo e più ricco programma che, per oltre un mese, dal 26 luglio al 31 agosto 2019, porterà nella cittadina trapanese i grandi autori del mondo della fotografia, accanto a giovani emergenti del panorama internazionale. Joan Fontcuberta, Mario Cresci, Mustafa Sabbagh, Moira Ricci, Tobias Zielony, sono soltanto alcuni dei grandi artisti più noti presenti, che insieme ai più giovani Manon Wertenbroek, Gianni Cipriano, Morgane Denzler, sono chiamati a confrontarsi con un luogo dalla storia unica.
Il tema di questa edizione è “Finzioni”.
Attesissimo il ritorno in Sicilia, dopo l’anteprima dello scorso anno, di Joan Fontcuberta.
Fotografo e teorico dell’immagine, curatore e scrittore Catalano, Fontcuberta presenterà a Gibellina un immenso murales composto da 6075 mattonelle di immagini, selfie, foto di vacanze, feste e viaggi inviate dai cittadini gibellinesi all’artista che le ha poi ricomposte per formarne un’immagine unica.
La gigantesca opera collettiva permanente (13metri per 3,5) dal titolo “Gibellina Selfie- lo sguardo di tre generazioni”, sarà il più grande foto-mosaico murale di Fontcuberta al mondo, e verrà donato alla città, convertendosi in un’icona della stessa Gibellina.

A Gibellina sorge, in provincia di Trapani, nel cuore della Sicilia, uno dei più grandi musei d’arte contemporanea “a cielo aperto” del mondo.
Il 14 Gennaio 1968 un violento terremoto si abbatte sulla Valle del Belìce, nella Sicilia occidentale e Gibellina fu rasa al suolo.

Dopo il sisma diventa sindaco di Gibellina Ludovico Corrao, personaggio unico e visionario, che insieme a un gruppo intellettuali, tra cui Leonardo Sciascia, lancia nel 1970 un appello per la ricostruzione. Risponderanno artisti noti nel panorama internazionale come Alberto Burri, Arnaldo Pomodoro, Pietro Consagra, Mario Schifano, Joseph Beuys, Carla Accardi e molti altri. Nasce così lo straordinario esperimento di Gibellina. Da una catastrofe naturale e umana. E dall’energia catartica dell’arte e della cultura.
Il “Grande Cretto” di Alberto Burri ricopre le macerie della città vecchia ed è una delle opere di Land Art più conosciute nel mondo. L’opera è stata completata nel 2015, raggiungendo la dimensione di 90.000 mq.

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